Critica

Intervista a Innocenzo Odescalchi

"Leggo" - Termini e Dintorni

 

… la mostra “Colore & Colori” di Giancarlo Limoni e Innocenzo Odescalchi, artisti lontani per età, formazione e provenienza ma vicini per la passione del colore. Le opere “sosteranno” a Termini fino al 21 luglio, nei pressi del binario 24. Di quest’ultima mostra, delle sensazioni dei primi giorni in stazione ne parliamo con gli artisti.

Quando ha iniziato a dipingere e perché?
I. O. – “Ho fatto il percorso classico all’Accademia di Belle Arti, poi a metà degli anni Ottanta ho iniziato a dipingere seriamente, facendo diverse esperienze anche in Canada e negli Stati Uniti. La pittura rappresenta il risveglio della mia passione per la manipolazione della materia”.

Qual è il filo conduttore della mostra a Termini?
I. O. – “Ho cercato di mettere insieme dei lavori che potevano dare valore allo spazio circostante, al luogo dell’esposizione, creando assonanze musicali, insiemi di tonalità alte e basse come nella tastiera di un pianoforte”.

Cosa pensa dell’abbinamento Limoni-Odescalchi?
I. O. – “Che è simile ad una testa con due facce: le nostre diversità profonde sono legate da un’unità di intenti”.

Cosa pensa della stazione come luogo d’arte e cultura dove organizzare mostre ed eventi?
I. O. – “Le stazioni sono il posto migliore dove esporre opere d’arte. Non c’è gratificazione più grande secondo me, per un artista, di esporre nel luogo dove si parte e si torna. La stazione contiene l’idea del viaggio, idea che è alla base dell’arte stessa. Come nel viaggio, nell’arte c’è un inizio e una fine, ma quello che incontri nel percorso non lo sai. Anche il pubblico che si incontra negli scali ferroviari, sempre diverso e in movimento, è importante. L’arte è transitoria, nomade, non è possibile fissarla in un punto, in un periodo. Quindi non c’è niente di meglio che farla “passare” dalla stazione”.